Cantanti Big al Festival di San Remo 2008

EUGENIO BENNATO Grande sud
LOREDANA BERTE’ Musica e parole
SERGIO CAMMARIERE L’amore non si spiega
TOTO CUTUGNO Un falco chiuso in gabbia
GIO’ DI TONNO & LOLA PONCE Colpo di fulmine
FINLEY Ricordi
FRANKIE HI NRG Rivoluzione
MAX GAZZE’ Il solito sesso
GIANLUCA GRIGNANI Cammina nel sole
L’AURA Basta!
LITTLE TONY Non finisce qui
PAOLO MENEGUZZI Grande
MIETTA Baciami adesso
AMEDEO MINGHI Cammina cammina
FABRIZIO MORO Eppure mi hai cambiato la vita
ANNA TATANGELO Il mio amico
TIROMANCINO Il rubacuori
TRICARICO Vita tranquilla
MARIO VENUTI A ferro e fuoco
MICHELE ZARRILLO L’ultimo film insieme

“Il materiale che è stato presentato è stato generalmente molto buono –spiega Pippo Baudo, direttore artistico del Festival - La convinzione di tutti noi è che siamo arrivati alla scelta dei 20 cantanti in totale armonia, con giudizi assolutamente confluenti. Come nella logica del Festival, bisogna accontentare tutti i gusti: il Festival è fatto per tutti i telespettatori e non solo per una porzione di essi. Un elemento qualificante, che è il prolungamento di quanto accaduto lo scorso anno, è che molte canzoni si ispirano all’attualità. E ci sono almeno una dozzina di brani che sono di sicuro sfruttamento radiofonico. Insomma si può davvero sperare che Sanremo non si fermi alla quinta serata”.

“Il primo frutto del nostro lavoro è che ci saranno almeno 3-4 canzoni in cui ci sapremo riconoscere, indipendentemente dai nostri gusti e dall’anagrafe –afferma Marino Bartoletti- E, da vecchio fruitore del Festival, sono anche sicuro che ci saranno molti brani che il giorno dopo verranno cantati dalla gente comune. Credo che questo Festival farà del bene alla musica italiana. Sono molto ammirato per il rigore del lavoro di selezione che ha inevitabilmente sconfintato a volte nel dolore perché tutti noi abbiamo amici cui abbiamo dovuto dire di no. Per anni ho vissuto il travaglio dei Commissari tecnici ai Mondiali di calcio e so cosa significa: abbiamo fatto una selezione in grado di vincere il suo Mondiale, qualcuno è rimasto a casa ma non c’era nulla di meglio. Nell’82 Bearzot lasciò a casa Pruzzo, capocannoniere del campionato, e vinse il Mondiale”.

“E’ uno dei Festival migliori di sempre –dice Federica Gentile- Più del 50 per cento delle canzoni selezionate è di sicuro appeal radiofonico. Sono sicura che se a maggio-giugno faremo un confronto con i dati di mercato, le classifiche rispecchieranno la rosa sanremese. Non è vero che la musica non si vende più, sono i canali di vendita che sono cambiati. Il Festival, come la musica, non morirà mai. Anche i cosiddetti ‘grandi vecchi’ che sono in gara hanno proposte musicali innovative”.

“Sono molto felice per la varietà che abbiamo riscontrato di generi e stili –dice Paolo Buonvino- e anche di contenuti nei testi, dal rap al pop melodico al cantautorato impegnato. Sono canzoni molto varie e tutte di qualità, ognuna riesce a dare tanto nel suo genere. Ci sono delle proposte di grande modernità, in molti casi di grande audacia, non c’è la ‘canzone da Sanremo’. Parliamo di persone che hanno una presenza nel mercato reale. Sanremo continua ad avere una grande importanza per molti artisti e questo ci fa percepire che non ci siano molte alternative: per molti rimane una possibilità importantissima nella loro vita artistica”.

"Lavorando in totale autonomia la commissione ha avuto la possibilità di scegliere davvero le canzoni migliori –spiega Davide Santirocchi, membro supplente della Commissione artistica- Anche tra i Giovani ci sono almeno 8-9 canzoni che andranno in radio e che completano idealmente il cast dei Campioni”.



fonte http://www.sanremo.rai.it/